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Introduzione

017Nell’attuale realtà commerciale la capsula di gelatina ha preso il posto della cialda.

In passato la cialda trovava un largo impiego, veniva usata per ingerire rimedi curativi in polvere, sia vegetali che di sintesi. Oggi se ne conserva ancora un utilizzo individuale ma è caduta completamente in disuso a livello commerciale.

La capsula di gelatina presenta infatti notevoli vantaggi rispetto alla cialda: è strutturalmente più resistente, consente attraverso la pressatura di contenere maggiori quantità di polvere in volumi minori ed è di semplice lavorazione, motivi per cui è stata adottata a livello industriale insieme alle compresse.


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I macchinari

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La capsula richiede una preparazione relativamente più semplice di quella di una compressa ed ha inoltre il vantaggio di consentire la lavorazione di materie prime non comprimibili (vedi capitolo “comprimibilità”), poco adatte come abbiamo già visto alla realizzazione di una compressa.
Per ottenere una capsula si possono usare due tipi di macchine: automatiche e semiautomatiche.

Ovviamente le macchine automatiche consentono produzioni orarie nettamente superiori rispetto alle semiautomatiche, ma presentano il grande svantaggio di richiedere una miscela particolarmente fluida e scorrevole che implica necessariamente l’uso di eccipienti, pena l’inceppamento della macchina e l’irregolarità del peso delle capsule ottenute.

Le macchine semiautomatiche sebbene meno “prestanti”, consentono di ottenere un prodotto finale di qualità elevata poiché non richiedono alcun tipo di eccipiente durante la lavorazione.

Nel prossimo capitolo vedremo un ciclo completo di lavorazione mediante l’uso di macchine semiautomatiche, che proprio per i vantaggi che offrono, abbiamo adottato nel nostro laboratorio.


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Lavorazione

La fase di lavorazione è distinta in 5 fasi:

  1. Orientamento su piastre
  2. Separazione della testa dal corpo della capsula
  3. Riempimento
  4. Pressatura
  5. Chiusura

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Fase 1 – Orientamento su piastre

 

L’orientamento avviene mediante una macchina chiamata “orientatore”, posiziona tutte le capsule nello stesso verso in apposite piastre forate. In questa fase la capsula è ancora chiusa.

 


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Fase 2 – Separazione della testa dal corpo della capsula

L’apertura della capsula avviene posizionando la piastra sulla macchina che bloccherà il corpo delle capsule favorendone la separazione dalla testa.

 



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Fase 3 – Riempimento

Il riempimento avviene manualmente con una spatola.

 

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Fase 4 – Pressatura

La materia prima viene pressata più volte mediante una pressa pneumatica fino al raggiungimento del peso desiderato.

 


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Fase 5- Chiusura

Raggiunto il peso la capsula viene richiusa con una pressa pneumatica

 



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Conclusioni

Come abbiamo detto la preparazione di una capsula è relativamente più semplice rispetto alla preparazione di una compressa. L’utilizzo di macchine semiautomatiche (la nostra scelta lavorativa) richiede una maggiore manualità e di conseguenza minor resa produttiva . Tuttavia l’ indiscutibile vantaggio è quello di poter evitare l’uso di elevata quantità di coadiuvanti tecnologici; d’altronde la capsula stessa può essere considerata di per sé un eccipiente e risulta evidente che aggiungendo ulteriori sostanze “estranee” la quantità di prodotto funzionale si riduce proporzionalmente.